L'altro giorno stavo aspettando - e stranamente non ero impaziente - l'autobus. Non passa, nulla da fare, chi abita nel mio stesso quartiere (piccolo centro residenziale alle porte dell'Eur), lo sa bene, prendere il 762 è una scommessa tutte le mattine. Piuttosto che bermi il solito caffè, nel solito bar, decido di andare in edicola e comprare uno dei miei settimanali preferiti, mischitudine di attualità, moda, glamour condito di sapienza, e una rubrica (compendio?) che racchiude tutti i fatti della settimana in poche righe e per la quale un "grazie mille" a Giorgio dell'Arti, è anche poco. In due parole, Vanity Fair. In copertina una delle mie conduttrici preferite, Simona Ventura, vicino una frase che appena letta, mi colpisce. Dice (più o meno, perché il giornale non l'ho qui): "Se rinascessi rifarei tutti gli stessi errori. Inizierei prima, però". Di una certa, sconosciuta almeno in quel momento, Tallulah Bankhead. Fantastica la convizione che tanto sbagliare è umano, e più che diabolica, perché se perseverare diabolicum est, tale Tallulah non soltanto persevera ma intende pure cominciare prima. Insomma, mi colpisce così tanto che la scrivo sulla bacheca del profilo Facebook, e c'è qualcuno che apprezza.
Per qualche giorno resto convinta che si tratti di un filosofo orientale, questo Tallulah mi suonava come qualcosa di esotico, pseudo induista, magari monaco tibetano convertitosi al peccato. E invece no. Incuriosita da qualche commento del tipo: "Pensa che scemo, rinasce e rifà gli stessi errori, anzi ne fa pure di più...", decido di andare a verificare chi sia realmente Tallulh Bankhead. Una scoperta. Figlia di un politico americano, è stata attrice a Londra, una di quelle che la vita se l'è goduta fino in fondo, ha sperperato tutti i suoi soldi in droga e alcool, il sesso, pure quello lesbico, non se l'è mai fatto mancare, e pare che la Walt Disney si sia ispirata proprio a lei quando ha creato il personaggio di Crudelia Demon. Rimango basita, non che quella frase sia da educanda, è chiaro, e mi sorbisco anche i commenti di mammà che borghesona qual'è comincia a dire: "Pensa un pò... droga e alcool e pure lesbica...ah, andiamo bene. Gaia leva la frase da Facebook che è immorale", e poi papà: "Ma non c'è un personaggio migliore?".
Adesso, a parte che un pò di simpatia per Crudy io l'ho sempre provata, non un amore a prima vista intendiamoci, però dai, un pò questa vecchia zitella tutta ingioiellata fa pure tenerezza, sopra tutto se ad interpretarla è quella strega di Glenn Close. Ma se perfino il New York Times, in un articolo (http://www.nytimes.com/2010/02/16/theater/16tallulah.html), parla di Tallulah ed è vero anche della sua "Infamy", un motivo ci sarà. Forse perché tutti questi moralisti, benpensanti e pure bigotti hanno stufato???