La riunione Rotaract è finita, la serata no. Ultimi saluti, promessa ad Annie di rivederci prestissimo, perché abbiamo troppe cose da raccontarci, baci baci a Corro, e poi mi sposto dall'altra parte della sala. C'è l'aperitivo Betalip, organizzato da Renatino: un'associazione ludico/politico/culturale. Mi siedo al tavolo con la mia amica Daniela, stagista alla Camera con me e Renatino, braccata da un tipo che ormai è perso di lei, dei suoi occhioni siciliani. Si apre un dibattito, Adriano sostiene che gli uomini non devono chiedere il numero alle donne, piuttosto dovrebbero lasciare il loro e farsi richiamare. "Eh, no", gli dico, "è il ragazzo che chiama, almeno all'inizio, e poi una potrebbe anche essere in imbarazzo". Adriano mi spiega (anzi ci spiega, perché i suoi sguardi sono tutti per Daniela) la sua teoria: sai una donna quanti numeri lascia in un giorno? Sai quanti la chiamano? Sai quanto si rompe le palle? Io invece non la chiamo, aspetto che sia lei a farlo, così capisco subito se è interessata o no. "Beh, ma provare una volta che ti costa? Se non ti risponde o glissa è chiaro: non gli piaci. Però chi non risica non rosica ;)". Alla fine si scopre che in realtà è la paura del rifiuto a non fargli alzare la cornetta. Uhm...
Sto per commentare, quando il nostro dibattito è interrotto da qualcosa che cattura l'attenzione di tutti, il pezzo forte della serata. Una ragazza, che non conoscevo prima, ma che ho scoperto simpaticissima, ci racconta di saper leggere i tarocchi. Ognuno di noi ha un simbolo predominante che lo rappresenta, ci dice, e spesso può capitare di vedere quel simbolo in tutto ciò che ci circonda. E poi ad un tratto: "Io per esempio vedrei solo piselli"... Un secondo di silenzio, il ragazzo accanto (anche lui fino ad allora sconosciuto) mi chiede: "Ma ha detto veramente piselli?", "Si", rispondo, mentre guardo Daniela che ride più di me. "Eh lo so, sono fissata", aggiunge ancora Vittoria. La risata generale continua, Dani ed io siamo sempre più rosse, mentre Adriano commenta: "Hai ragione, mi piacciono le ragazze che sono sincere" :).
Un'associazione ludico/politico/culturale? Credo più ludica visto gli argomenti, che spero siano stati trattati con serietà. Il primo passo dovrebbe farlo l'uomo ma non è detto. L'importante è inseguire la qualità e avere le idee chiare il più possibile. Forse questo avrei detto. Chi ha detto di vedere piselli? E se avesse detto wurstel? Per le risate doveva venire un'ambulanza.
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