Mattinata piovosa, arrivo al Ministero bagnata come un pulcino e mentre aspetto per entrare (nel nostro ufficio, causa crepe, causa tubo mal funzionante, abbiamo rischiato l'annegamento) ecco Rosa, pure lei in ritardo come me, pure lei bagnata come me, che resta fuori come me, fino a quando - un miraggio - si apre la porta e ci appare Marco alle prese con le agenzie.
Pausa caffè, pausa cioccolatino, e poi... ecco il nuovo quesito su cui ci arroveliamo: "Ma tu li usi i puntini di sospensione???". Ci sono due fazioni. Rosa: "Ma i puntini dopo Baricco non li ha usati più nessuno!" e Marco: "Beh io si", "ma che li metti a fare, se vuoi dire una cosa perché non la scrivi così com'è?" obietta Rosa, "ma tu non sai quante cose si nascondono dietro i puntini, quante cose vorresti dire e lasci all'immaginazione!" risponde ancora Marco. Si alza una voce dall'altra stanza, è Silvia che schierandosi con Rosa non la manda a dire: "Ehi Marco, due calabresi toste sono un pò troppo per te, vero?". Alla fine dopo venti minuti di discussione, Marco si alza persino in piedi e finge di scrivere su una lavagna, nessuna conclusione, si decide di cambiare argomento: lui, il nostro ex governatore, tale Piero Marrazzo. Comunque, io i puntini di sospensione li uso...
povero Marco...e povera Gaia!!!
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